Le 5 leggende

Coincidenza o no, la visione delle 5 Leggende è arrivata insieme al freddo polare: il clima ideale per chi ha voglia di coccolarsi con il tepore della sala e una bella sciarpa calda. Il film in sè è una bella termocoperta emotiva, ricamata con le note figure del folklore più o meno generale sotto la direzione di un Babbo Natale dal retrogusto russo. Dal trailer si intuisce una sorta di favolona natalizia e il film conferma l'idea.

Ma lo sapete qual è il vero problema? Che per parlare di questo film servono due persone con competenze assolutamente diverse. Una, che posso fare io, che sappia scrivere e l'altra, preferibilmente di 5 anni (e non di più) che sappia guardare e vedere al di là degli effetti speciali la vera natura del film. Per confondere ulteriormente le idee io vi tiro in ballo Neverland. Per riassumere, Barrie porta a teatro il suo Peter Pan e fa riservare dei posti, sparpagliati in platea, per dei bambini che interagiscono con gli attori. Il risultato netto è che tutti gli adulti riescono ad apprezzare la commedia assaporandola con gli occhi dei bambini. Le 5 Leggende va visto così: dovete andare al cinema con un nipotino, con vostro figlio, con il cuginetto, perché sarà la sua felicità a rendere diversa la vostra serata.

Poi ok, ci sono gli effetti, il 3D (che mi ha stupito davvero), la storiella, il cattivo, l'amicizia, il tradimento, tutto quello che volete, ma non tentate di giudicare un film del genere se pensate che un cucchiaio non possa  più trasformarsi un aereo.

Voto: Sarebbe una contraddizione metterne uno, non pensate?
Davide Mazzocchi