Attirati da un trailer piuttosto divertente siamo caduti nella tentazione di farci due sghignazzate con il Candidato a Sorpresa. Ed è più o meno tutto qui, due risate in leggerezza e null'altro.
Un film che non ha alcuna pretesa (o se ne ha, sono piuttosto modeste) se non quella di mostrare per l'ennesima volta il buon vecchio Zach Galifianakis nel solito ruolo dello strambo ingenuo e pasticcione. Il personaggio è talmente sperimentato che non ci si preoccupa più nemmeno di caratterizzarlo, tanto alla fine lui qualche risata la sa tirare fuori. L'altro, Will Farrell, è un buon "cattivo", insomma la coppia funziona.
Fa pensare però la tendenza: non è il primo film politicamente scorretto che esce in sala di recente e che in qualche modo critica pesantemente un sistema. Abbiamo visto il Dittatore qualche tempo fa e pare che questo Candidato sia una specie di copia: situazioni assurde e vigliaccate che portano a un discorso finale di critica. Guardandolo viene in mente anche Le idi di marzo, giusto per analogia di temi trattati, ma non si può nemmeno pensare un confronto.
Voto: 6 simpatico senza impegno, leggero. Mette a nudo qualche magagna per lo più nota a tutti.
Davide Mazzocchi