Il terzo Hangover fa sempre ridere

C’è sempre un dubbio che attanaglia lo scrupoloso recensore di un threequel, che è il sequel di un sequel, detto anche "triquel" o "trequel": il film va valutato come opera a sé o nel contesto della serie? Chiedete un parere a un amico che ha appena visto un sequel, o un trequel, o un quaterquel (quest’ultimo, pronunciabile correttamente solo da Paperopolesi, è un neologismo mio e me ne scuso). Nel 90% dei casi non darà un parere sul film in sé, e nell’85% tutto ruoterà attorno all’assioma che il film, rispetto al primo della serie, è una ciofeca (o sinonimo più o meno volgare). Spesso il sequel è quello MOLTO deludente. Del trequel invece di si dirà che va beh, non è all’altezza del primo (che resterà inarrivabile), ma è sempre meglio di quella ciofeca del sequel. Dal quatertel in poi si resterà nel limbo del non classificabile, della roba per fanatici di genere.

Per fortuna Una notte da leoni non è una saga fantasy, non è una serie di fantascienza, né di thriller, né di noir, né di azione, né di storia. È commedia, roba leggera, senza ansia da prestazione estetica. Così posso limitarmi a dire che il trequel mi ha procurato delle grasse risate, come speravo, così come mi era capitato per il primo, così come per il sequel. Per le commedie è spesso così, vedi ad esempio la saga di "Amici miei" o di "Brancaleone da Norcia".

La novità, rispetto agli episodi precedenti, sta nell’intreccio, non più incentrato sull’"hangover" post addio al celibato di un gruppo di amici come contesto di una spasmodica indagine a ritroso su cos’hanno combinato sotto l’effetto della "droga dello stupro". Stavolta Stu, Alan e Phil dovranno andare alla ricerca dello scombinato gangster cinese Chao, abbonato ai bagagliai delle auto guidate dai 3 e tra i personaggi più riusciti della serie. Non temete, comunque, quando meno ve l’aspettate l’hangover salterà fuori anche stavolta, e sarà da sganasciarsi. Così come non deluderà Alan, il vero eroe della serie, posseduto dal fanciullino stronzo (altro che Pascoli). Da un possibile ricovero in un rehab, tra dialoghi surreali e spassosi, il nostro arriverà ad incontrare la donna della sua vita. Immaginatene l’identikit.

Voto 7: Per chi apprezza il lato comico dei sensi di colpa post sbronza
Colin McKenzie

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